Il sorriso pacioso, la maglietta con orsi, lupi e pellerossa con luna piena sullo sfondo e una scimmia in testa come casco.
- Quello è Bruno.
- Bene visto che abbiamo fatto le presentazioni direi che non è il caso di perdere ulteriore tempo... tirate fuori il paziente e seguitemi.
Scimmia e l'uomo si guardano in cagnesco. Mentre trasportano il corpo di Davidegelli avvolto da un lenzuolo sulla barella.
- Ma siamo sicuri che...
- Oh fidati... Bruno è un maestro di shiatzu, agopuntura, meditazione, yoga ed equitazione... lui può tutto... e poi ci ha mandato Occhi Belli no? Di lei puoi fidarti...
- Non so cosa dire... quando mi ha chiamato ero a giocare al torneo dei Rioni. Cioè in panchina. vabbeh... insomma... ho capito subito dal tono della sua voce che era grave. Ma non pensavo fosse così grave. Elena piuttosto lo ha saputo?
- Certo.
- E come l'ha presa?
- E' intervenuta Occhi Belli.
- Questa situazione non mi piace...
Un rumore di porta che si apre.
I due si alzano di scatto.
Scimmia esce fuori e senza dire niente salta sulle spalle del portiere di riserva e tira fuori di nuovo una Chesterfield e l'accende con il solito zippo dorato che tira fuori da chissà dove.
- Ehy ma perchè non te le compri? I vizi si pagano...
- Perchè hai mai visto una scimmia che va dal tabaccaio e chiede ehy un pacchetto di Chesterfield? Ma dai...
Cala il silenzio.
- Piuttosto come va la dentro?
- E' complicata, molto complicata. Ma Bruno può tutto. O per lo meno... me lo auguro...
Con tre tiri termina la sigaretta e rientra dentro.
Passano cinque minuti di eternità quando la porta si apre di nuovo.
Non esce nessuno solo la voce "potete entrare" e mentre si affacciano vedono Bruno seduto sui ginocchi con il solito sorriso pacioso e malizioso che spedisce sms con l'Iphone, Scimmia con in mano un vassoio di cioccolatini che parla con Davidegelli, ai quali li porge, della situazione grottesca attraversata dal cinema italiano.
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