mercoledì 25 agosto 2010

Io sono ancora vivo (61 puntata)

In cielo come in terra
rapido
denso 
sfuocato
sono dove io
solo sono solo 
in terra come in cielo

Lento 
sgocciolamento
sento attento
svenendo
me riprendo
io sono quel
dove solo sono




sabato 21 agosto 2010

Ti dirò & la banda dell'argentina. (60 puntata)

- Lo so che stai bluffando ma il tuo bluff è così irresistibile, ti dirò, che non riesco a dire di no.  Io ho un full di assi con tre kappa e so perfettamente, ti dirò, che tu in mano avrai al massimo una merdosisima coppia o voglio esagerare, guarda ti dirò, una fottutissima doppia coppia e di sicuro nemmeno vestita, ma ti dirò, secondo me non hai nemmeno quella, ma ti dirò, non posso non farti vincere, è una questione di estetica.

Ma Scimmia, da vera scimmia resta impassibile come un gran giocatore professionista, tiene gli occhi  di ghiaccio fissi come lame su Davidegelli aspirando compulsivamente boccate di sigari Montecristo che, unite alle Lucky Strike del rivale dal cuore d'oro, appestano la stanza accanto a quella dove Bruno cerca di fare il nuovo miracolo rianimando il Tempestini in perizoma.
Davanti a se una bottiglia di Chinotto da due litri  che versa nel bicchiere ogni due aspirate di sigaro.



- Ma non puoi uscire così è chiaro che questo babbuino del cazzo non abia niente in quelle schifose zampe...

Commenta imprecando il portiere di riserva.
- Babbuino sarà quel cornuto di tuo padre. Io sono un macaco di Giava. Sai dove è Giava,  stupido uomo illetterato, allora vallo a scoprire su Wikipedia...

- Smettetela di litigare... tanto è più forte di me... sento che lo devo fare... ti dico lo devo fare, non te la prendere ma purtroppo è così... sono un esteta e questa Scimmia questi soldi se li merita tutti. Chapeau...

- Ma no cazzo guarda che se gli lasci tutti quei soldi io a questo babbuino giuro che gli sparo per principio*!


giovedì 19 agosto 2010

Hanno fatto fuori il Tempe! (59 puntata)

Il Tempe siede al bordo del letto. Dietro le sue spalle sul muro sopra il cuscino la scritta a caratteri cubitali TROMBARE. Sostiene sia un'opera d'arte.
Davanti a lui la biondina incontrata alla festa in piscina, quella organizzata per fare divertire TelecomA. 

Condizioni psico-fisiche del Tempe: bianco come un morto indossa solo i Ray-ban fine anni novanta inizi duemila - stile Matrix per capirsi -perizoma leopardato e collana molto fetish molto sadomaso con appesa una lama da rasoio di quella che usano i barbieri. Sproloquia turpi offese erotiche snocciolando Viagra come fossero lupini, semi di zucca, arachidi tostati o strozzapreti del cazzo o antani, visto che sputazza per terra compulsivamente la presunta buccia del miracoloso farmaco. Non che ne abbia bisogno - del farmaco non della presunta buccia - ma per mettersi al riparo da eventuali figure di merda che a una certa età, la sua età, non si sa mai.


Condizioni psicofisiche della biondina: bianca vampiro indossa nell'ordine tacco dodici laccato di rosa, autoreggenti di ordinanza con reggicalze rosa modello lolita, mutandine interdentali con grosso cuore rosso su sfondo rosa indovinate dove, boa da quattro soldi ma dai tanti brillantini e un'ipotesi di reggiseno. 
Nonostante possa essere agilmente sua nipote (stando molto larghi) domina decisamente la situazione come una colonialista belga stronzissima in una fattoria africana a inizi del novecento, sia da un punto di vista psicologico (vedi sopra le condizioni del Tempe) sia fisico, visto che ha appena piantato il tacco destro sul suo scroto per esibirsi nel primo dei due momenti clou: la rimozione dell'ipotesi di reggiseno.

martedì 17 agosto 2010

rosa rosae rosarum (58 puntata)

e poi non ritrovavo la strada
dove avevo parcheggiato la macchina
chissa dove
per quanto tempo
perchè pensavo
i suoi occhi veri
così verdi chiari





mi hai fatto le carte
mi hai chiamato vincente
e sei zingara
che senza trucco innamora
e in  maiali trasforma i maiali senza ali
folle quello sì
ma viva ancora voli

domenica 15 agosto 2010

Un problema di modelli (la psicologa superiora) (57 puntata)

- BASTAAAAAAAAAAAAAAAAA! 

"Non sopporto più questa agonia 
qualcuno la faccia smettere 
qualcuno la porti viaaaaaa!
Ve lo chiedo col cuore in mano, 
questo trattamentoè a dir poco disumano".

Rimbomba l'urlo agghiacciante 
una donna apre la porta
col camice bianco 
e una gonna corta
mostra assurdamente
la filanca delle mutande 
la coscia e il fianco
poi professionalmente si  dà un contegno 
e si ricompone 
e delle urla appena udite
chiede a TelecomA la dovuta spiegazione
chiede se quello gli sembra 
l'opportuno comportamento
lui osserva che ha un marcato mento 
(a dire il vero un po' da zia)
ma ha un gran culo, tette sode e portamento 
(gliela farebbe lui una bella terapia) 
di sicuro un bella gnocca 
ma non ha nessuna intenzione
di tener chiusa la bocca
di farsi mettere dalle tette
e dai suoi occhi come lame
nella psicologica  soggezione
che oltrettutto ha pure una gran fame
no che diamine 
dai metodi da gestapo 
lui non si lascia intimidire.Deve essere la psicologa superiora
e dei suoi diritti le vuole dire
coprendo con pudore 
l'inopportuna quanto incontenibile erezione.

mercoledì 11 agosto 2010

Tu quoque Tortelli (la svolta del Toccafondi?) (56 puntata)

Lo Jandello annuncia la sua sentenza telefonando al compagno di affari.

- Qua Cecco son cazzi amari!
- E cosa mai brutto sfigato ti sarà ancor successo?

Chiede il Toccafondi tra il preoccupato e il perplesso.

- Tu hai detto che il cuor di Berta mi son fatto fregare, ma anche tu ti sei lasciato gabbare e ora il nostro piano rischia di finire dritto dritto dentro al cesso.
- Ma cosa vai blaterando italo americano illetterato?
- Non puoi indovinare chi in Cgil ho incontrato!
- Chi avrai visto mai, forse il tuo rivale?
- Se te lo dico ci rimarrai molto male...
- Su spara e non tergiversare altrimenti incomincio a sudare!

Dice preoccupato il Toccafondi, sprofondando nella poltrona, facendo cadere il bicchiere di gazzosa, sopra la copertina di Spinoza.

 - Io salivo le scale furioso, cercavo quel farabutto dell'Innocenti, lo avrei preso direttamente a calci nei denti, quando vedendo il cartello ufficio sinistri e vertenze vedo seduta sul divano quella scema della Meloni, che pettinava la bambola confessando al muro le sue credenze.
- Chi?
- La pezzente, quella che non ha mai capito niente, la biondina con la faccia da demente...
Sì insomma il cagnolino di Nanà e dentro di me penso, sta' a vedere che quella stronza  è proprio qua, dopo aver distrutto la Nuova Europa Sel cerca di ammorbare anche la CGIL!

lunedì 9 agosto 2010

Le sirene e la psicologa . (55 puntata)

TelecomA osserva di fronte a sè la gigantografia della vecchia inquietante. A seconda dal punto in cui la guarda, l'immagine  muove gli occhi, come quelle litografie trash del Cristo sulla croce che si vendono in questi posti e situazioni surreali tipo processioni paesane, San Giovanni Rotondo, santuari sparsi e baracconate simili... sì insomma quelle. 
Sotto l'immagine l'inquietante scritta "La nonna ti osserva, the  grand mother still watching you".  
Ripensa con la testa tra le mani e le mani tra i capelli a come sia potuto finire in quella situazione del cazzo.  Nella merda fino al collo. 
Gli sembra di essere dentro a uno di quei romanzi di Kafka, di cui parlava il prof a lezione. Tutta colpa di Sborra, Skizzo e Sgommata e alla loro idea stronza di festeggiare la sua prima macchina con un puttantour in quelle zone di frontiera tra Calenzano, Campi, Prato e Sesto Fiorentino. 

Ed è Sgommata che se ne esce a un certo punto dicendo:

- Ehy tu TelecomA sei mai andato con un trans?
- Ma stai scherzando? No!
- Che fava... 
- Perchè tu... voi... no ma per davvero?
- Certo cazzo, tutti vanno a trans!
- Ma sono uomini...
- Uomini... sono come le sirene di Ulisse, di sopra come donne e sotto... il pesce... si mezze donne e mezzo pesce.

E risate oscene alcoliche degli altri tre.

mercoledì 4 agosto 2010

Il cittadino onorario. (54 puntata)

L'assessore Filone non si da pace, ogni giorno una sparatoria un fatto criminale. 
Pare che in città tutti oramai abbiano licenza di sparare dannazione, solo lui il povero Filone par costretto ad esser l'unico obbligato rispettar la Costituzione.
Anche se via Pistoiese ha già fatto bombardare, senza fare un grosso figurone ma che ci vuoi fare, una rispota, un giro di vite ai cinesi la si doveva pur dare.
E chi se ne frega se non c'entravano niente, alla gente piace di più il politico che urla forte , ruba e mente.
Chi se ne frega se ha fatto indignare tutti il suo repulisti: sindacalisti,  democratici, gente onesta o quei dannati comunisti o ancor peggo i cattolici progressisti.
Il sindaco Versi tanto lo lascia fare lui ha ben altro a cui pensare, strutturare al meglio la sua nuova organizzazione la "Volta e Gabbana", non si può certo improvvisare, nè in un giorno nè in una settimana.
Non hanno tutti la propensione a fare facilmente la puttana, servon sempre promesse, poltrone o grana.

E poi i leghisti dannazione tutti i giorni col fiato sul collo, ma che credevano che il sindaco facesse da pollo?

Così al funambolico Filone non manca certo tempo, spazio e l'idea brillante, l'illuminazione.
Guarda cosa ti invento, dice a sè stesso serrando i denti mettendo in evidenza mascella e mento, creeremo in consiglio comunale un grande evento.

martedì 3 agosto 2010

Come gli spinaci di Braccio di Ferro. (53 puntata)

- Ulisse dove vai! Non è questa la tua camera...
- Io Io... qualche maledetto mi ha spostato il letto... non lo trovo più... deve essere stato uno scherzo io ricordo...
- Vieni Ulisse ti riporto io...
- Io so dove è la mia camera...
- Sì certo... ma io voglio fare due passi con un grande campione non vuoi accompagnarmi...
- Non sia mai detto che lasci da solo la signorina Loredana... vieni ti accompagno.

L'infermiera Loredana prende Ulisse sotto braccio e lo riporta nella sua camera da letto. Lo aiuta a salire nel letto e coricarsi senza schiacciare il sacchetto dell'intestino. Passa una mano nella sua fronte.

- Io ero un grande campione non avessi avuto l'infortunio avr...

E sprofonda nel sonno indotto dagli analgesici, sonniferi e quant'altro. "Il povero Ulisse che non trova mai la strada per la sua camera". Loredana sorride e poi si volta. 

L'uomo senza nome non da segni di risveglio dal coma.

domenica 1 agosto 2010

Leandro ti ha preceduto (una splendida giornata) (52 puntata)



Frank Jandello esce di casa e trova le gomme della Aston Martin forate.
Bestemmia furiosamente e chiama Cecco Toccafondi che citando Schopenauer commenta 

- Sarà stata una ragazzata, oppure sei in ritardo e mi stai semplicemente raccontando la solita cazzata.

Lo Jandello dirotta sulla Jaguar nel garage ma trova pure questa tutta ammaccata.
Sopra l'Audi trova una cacata di cavallo, la testa della bestia tagliata è invece posata sulla Lamborghini Diablo color giallo.

- Qui c'è qualcosa che mi puzza...

Commenta lo Jandello, lambiccandosi il cervello. 

- Chi sa chi è quel maledetto, se lo acchiappo gli strappo il cuore dal petto. 

Così che preso dalla disperazione chiama un taxi e ordina tosto "portami alla stazione!"
Ma  il tragitto vien bruscamente interrotto da una serie di tamponamenti a ripetizione.
Esasperato lo Jandello arriva alla terribile conclusione, "qui c'è qualcuno che mi vuol del male maledizione!"

- C'è del marcio in Danimarca, quasi quasi chiamo a Portofino per sincerarmi che nessuno abbia sfregiato la mia barca.

E' costretto a prendere l'autobus  che, per combinazione, passa in quel momento dritto dritto verso la stazione. Scesi che è nel giardino della piazza pensa 

- Ma tu guarda che cretino l'appuntamento era in piazza Mercatale!!!

E in rima tira un nuovo bestemmione che per tutela di chi scrive forse non è il caso di riportare, tanto si capisce quale sia il soggetto e quale l'animale.