- E cosa mai brutto sfigato ti sarà ancor successo?
Chiede il Toccafondi tra il preoccupato e il perplesso.
- Tu hai detto che il cuor di Berta mi son fatto fregare, ma anche tu ti sei lasciato gabbare e ora il nostro piano rischia di finire dritto dritto dentro al cesso.
- Io salivo le scale furioso, cercavo quel farabutto dell'Innocenti, lo avrei preso direttamente a calci nei denti, quando vedendo il cartello ufficio sinistri e vertenze vedo seduta sul divano quella scema della Meloni, che pettinava la bambola confessando al muro le sue credenze.
Sì insomma il cagnolino di Nanà e dentro di me penso, sta' a vedere che quella stronza è proprio qua, dopo aver distrutto la Nuova Europa Sel cerca di ammorbare anche la CGIL!
- Giuro che è la verità, il Tortelli con Nanà stava negoziando.
- Dammi una prova che non stai scherzando.
- Cos'è che ti sconvolge di questa situazione, perchè ti sembra impossibile che a trattare con quella che si farebbe ingroppare anche dai cammelli, fosse proprio il mansueto Tortelli?
- Perchè??? Perchè col Greco erano molto amici, quasi fratelli! E poi lui Occhio di Cane non lo ha mai patito, ha sempre detto che era un vecchio rincoglionito.
- Mi risulta molto più strano, che uno come te mostri un lato umano.
- Ricorda che tu stai parlando col Toccafondi, porta rispetto o ti rispedisco nei bassifondi!
Che ne vuoi sapere tu di estetica e poesia il potere e la gloria, tu pensi solo ai soldi, al successo e alla baldoria.
Ma ci son delle cose che per me son preziose e quei maledetti picciisti pseudo moralisti che del comunismo solo una lezione sembrano avere imparato, quello di far prevalere sempre, sulla persona, la ragion di stato, mi hanno veramente stancato.
- E quindi adesso cosa facciamo, cosa pensi di fare?
- Non lo so più adesso ho bisogno di meditare.
E riattaccando interrompe la conversazione, e anche se è quasi mezzogiorno per rifletter meglio torna a fare colazione, portando seco la Repubblica di Platone.
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