martedì 25 gennaio 2011

di doman non c'è certezza (il club delle mogli piantate in asso) (86 puntata)

- Ti rendi conto? Dopo tutto il filo che gli avevo fatto, dopo averlo tirato fuori da quella situazione del cazzo, cosa ha fatto quello stronzo? Mi ha piantata, quel figlio di puttana! Mi ha piantata in asso... 
Non ci volevo credere... non mi sembrava possibile dopo tutto quello che avevo fatto per lui sono uscita di testa... non so quanto lexotan ho buttato giù la notte... sì che ve lo ricordate in che stato ero... non volevo più vivere per essere cretina... e poi... poi è arrivato lui che mi ha raccolta e... sì grazie a lui sono rifiorita... certo non è bello, ma è pieno di soldi, e poi a letto... mamma mia... e poi mi fa ridere... mi fa ridere tanto...  non ho mai conosciuto un uomo così divertente... ogni settimana un festino e... sì, insomma, scopiamo di continuo... scopiamo di brutto... è così che deve essere no?... 

Tirando giù il bicchiere di Martini.

- Quanta è bella giovinezza che si fugge tutta via, chi vuol esser lieto sia, di doman non c'è certezza"... Guardiamoci allo specchio, ragazze, non abbiamo più tempo da sprecare nel dolore. Carpe Diem. Una carpa al giorno...

- A te è andata bene... io cosa dovrei dire allora... che prima sono stata mollata poi pentito è venuto a ricercarmi... i miei me lo dicevano di non fidarmi ma io ho seguito il cuore... e ho voluto dargli una seconda chance... mi ha pure fatto chiamare da Maria De Filippi! Dicendomi che per lui era come scendere agli inferi...
Che figura di merda, come sono stata cretina... il mio problema è che ho sempre creduto  alle sue parole... ah ci ha sempre saputo fare con quelle... solo sentire la sua voce mi dava i brividi.. Dio che idiota, che capra sono stata. Lo avevo perdonato, eravamo pronti e cominciare e sul più bello come se ne viene fuori? Non ce la fa a buttarsi dietro le spalle  il passato, il signorino...  e... mi ha mollata capite? Per una attricetta del coro della sua tournè... Mi ha ri-mollata a un passo dall'altare quello stronzo... ma io con gli uomini ho chiuso... chiuso per sempre! Ora penso solo al sesso.

- Credici Berta, credi a quello che ti dicono le tue amiche... non vale la pena fidarsi degli uomini... non cambiano... pensa a divertirti... Carpe Diem Berta, del doman non v'è certezza.

- Caso mai... di doman non c'è certezza... 

venerdì 21 gennaio 2011

E' venuto il momento che tu ti dia una mossa. (85 puntata)

Il Tirreno era in Tempesta. 
Nel senso del quotidiano locale non del mare.
Per lo meno la redazione pratese.
L'ennesimo scandalo fallimentare del sindaco Versi, con tanto di lavoratori a fare picchetti dentro e fuori il consiglio comunale, aveva fatto il giro del mondo e dei bar pratesi. 

Lavoratori cinesi, vedove calabresi, disoccupati molisani, bambine vietnamite, pensionati lucani, ex galeotti colombiani, bambini indocinesi, ragazzini micronesiani, spose cambogiane, persino una compagine di eskimesi incazzati, avevano affrontato la non facile trasferta Alaska-Prato, pur di andare a gridare la loro rabbia e a rivendicare lo stipendio che non ricevevano dall'ultima volte che c'era stato il sole.

Come non bastasse la notizia della morte della Contessa, con annessa scoperta lampo del colpevole  (per dettagli sulla vicenda clicca qui)
da parte del Detective Morucci, intervistato come eroe di giornata. 

Insomma la redazione sembrava in fermento mentre il povero e sconsolato Alex Garbage, aprì la busta contenente il suo miserrimo assegno. Pensò dentro di sè che solo se fosse stato dipendente anche lui di Versi sarebbe riuscito a guadagnar meno, con quelle due lire non avrebbe potuto nemmeno riparare il vespino a molle salterine.


mercoledì 19 gennaio 2011

se pensavate di avere letto tutto... (messaggio promozionale)


...vi stavate sbagliando.

E' nato un nuovo blog, di racconti, immagini, frasi storiche e tecniche di sopravvivenza.

"se volete inviarmi dei soldi fatelo pure"

Senza obblighi di continuity e con pubblicità, (anche Il Greco del resto tiene famiglia) una dose più o meno quotidiana di sano cinismo e storie di vita vera dalla provincia.
Non andate a vederlo o sarete perduti.
Come il Greco.

http://www.faustobagattini2.blogspot.com

mercoledì 12 gennaio 2011

Aggrappati ad Omero. (84 puntata)

Non ascoltare quello che ti dicono i mediocri, non è del sole che devi avere paura.
Il sole fa bene alle ossa. 
Temi piuttosto le insidie che vengono dalla terra ai tuoi piedi. 
Vola più in alto che puoi e ricordati sempre: è delle persone buone che devi avere paura.
Perchè non può essere buono chi non riesce ad essere cattivo.
Sono i più pericolosi quelli che ti circondano. 
E non fidarti mai degli  amici grassi.
O delle persone troppo basse.
Piuttosto i figli di puttana.
Nove su dieci sono le persone migliori.
Quelle che non ti deluderanno mai.

- Ma avvicinandosi al sole ad Icaro si sciolsero le ali e precipitò!
- Non hai bisogno delle ali per volare. E poi questa figliolo è tutta un'altra storia.
- Ma tu perchè non torni?

Ma non fa a tempo a rispondere che  un proiettile a lo colpisce dritto in fronte. 
Grida di dolore e con le mani si regge la testa. 
Dalle dita sgorgano petali di rose rosse  che mi avvolgono e io mi chiedo adesso cosa faccio che mica posso chiamare in volo il 118 che numero civico dico loro e poi mi prenderanno per pazzo ma se non lo chiamo è omissione di soccorso. 
Non ho nemmeno un cerotto con me per poter che ne so, tentar di tamponare la ferita. 
Ma poi all'improvviso smette di sanguinare petali e io mi accorgo di stare precipitando. 
E mi chiedo perchè visto che non hanno sparato a me ma a mio padre che invece sta lì come fosse me ma me sono me e lui e lui e se lui e me e me e lui chi è lui e chi è me.

mercoledì 5 gennaio 2011

Obliqua-mente. (83 puntata)

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Sì che ce la puoi fare.
Basta flettere le ginocchia e darsi la spinta.
Non tenere la schiena dritta che la forza di gravità trascinerebbe il tuo peso perpendicolare al terreno.
Con la schiena un po' obliqua sarai più aerodinamico.
Eviterai di scaricare il peso a novanta gradi rispetto al terreno.
Come un arco a sesto acuto.
Non  esser  freccia che si incunea o ti spezzeresti.
Ma  ago che  inietta, passando sotto pelle, senza versar goccia di sangue.
Non cercare di infrangere l'onda, seguila e domala per esserne padrone.
Quello è il segreto.
Figlio mio.
E' l'obliquità del pensiero e dello sguardo che ci rende liberi.
Perchè io posso spingerti, ma poi tocca a te.
Quando la spinta sarà esaurita sarai tu a doverti fare largo, con la forza delle tue braccia. 
Non importa la potenza quanto la determinazione e la costanza. 
Ricorda figlio mio che solo con la  mente potrai essere libero dalla fisica e piegare a te la materia.
Su così.
Bravo.
Fino a planare.

domenica 2 gennaio 2011

Nuotando nell'aria (nella notte di San Silvestro). (82 puntata)

- Ma come mai quando siamo tutti insieme non si tromba mai?

Giro per Firenze con la banda dei miei amici stronzi nella notte di capodanno. Sembra di essere a Napoli. Petardi e bombe carta. Deficienti che fanno cori da stadio e vetri rotti ovunque. Mi fa freddo. Le donne della festa le avrei trombate quasi tutte. O almeno il 90% di loro. Specie mentre si sono messe a fare lesbicate per finta. Solo che a un certo punto  i miei amici hanno detto che dovevamo per forza scendere in strada, che non ci potevamo perdere i festeggiamenti, anche se a me faceva freddo.
Ho riempito le tasche di raudi e magnum comprati dai cinesi e  ne ho tirati un po' in qua  e un po' in là, nei cassonetti e in punti dove rimbombano meglio, ma arrivati in piazza non so cosa ho sentito tirare delle vere e proprie bombe carta che son cadute finestre e un pezzo di palazzo vecchio.
Non Palazzo Vecchio quello famoso. Un palazzo vecchio qualunque lungo la strada. Si vedeva la gente sopresa dal crollo. Chi stava a tavola, chi al bagno, cose del genere insomma, gente alla televisione, o a tavola con gli amici, in camera da letto mezza ingnuda.
Mi convinco che era meglio rimanere in casa, colle fie, ma se mi lamento mi picchiano.
A me fa schifo stare in mezzo al degenero e ripeto le donne della festa me le sarei trombate quasi tutte e non capisco perchè sono qui con tutti i laser verdi che attraversano le strade e bucano le retine.