domenica 2 gennaio 2011

Nuotando nell'aria (nella notte di San Silvestro). (82 puntata)

- Ma come mai quando siamo tutti insieme non si tromba mai?

Giro per Firenze con la banda dei miei amici stronzi nella notte di capodanno. Sembra di essere a Napoli. Petardi e bombe carta. Deficienti che fanno cori da stadio e vetri rotti ovunque. Mi fa freddo. Le donne della festa le avrei trombate quasi tutte. O almeno il 90% di loro. Specie mentre si sono messe a fare lesbicate per finta. Solo che a un certo punto  i miei amici hanno detto che dovevamo per forza scendere in strada, che non ci potevamo perdere i festeggiamenti, anche se a me faceva freddo.
Ho riempito le tasche di raudi e magnum comprati dai cinesi e  ne ho tirati un po' in qua  e un po' in là, nei cassonetti e in punti dove rimbombano meglio, ma arrivati in piazza non so cosa ho sentito tirare delle vere e proprie bombe carta che son cadute finestre e un pezzo di palazzo vecchio.
Non Palazzo Vecchio quello famoso. Un palazzo vecchio qualunque lungo la strada. Si vedeva la gente sopresa dal crollo. Chi stava a tavola, chi al bagno, cose del genere insomma, gente alla televisione, o a tavola con gli amici, in camera da letto mezza ingnuda.
Mi convinco che era meglio rimanere in casa, colle fie, ma se mi lamento mi picchiano.
A me fa schifo stare in mezzo al degenero e ripeto le donne della festa me le sarei trombate quasi tutte e non capisco perchè sono qui con tutti i laser verdi che attraversano le strade e bucano le retine.



- Tanto non te l'avrebbero data.
- Questo lo dici te io ho infilato la lingua in bocca a metà di loro.
- Cretino questa è l'usanza, ma te da pervertito quale sei hai esagerato come sempre, c'era il tipo della polacca che se non ti portava via ti ammazzava...
- Ma chi quella robusta con la faccia da porca che mi ha infilato due metri di lingua in bocca?
- Sì cazzo ti guardava con odio!
- A me? Se la prendesse con quella troia della su' donna.
- Non hai capito un cazzo in Europa la gente fa così, si infila la lingua in bocca per fare qualcosa di diverso ma non è che ti voglia necessariamente scopare...
- Ma qui siamo in Italia non siamo in Europa e a Mutinho non ha messo la lingua in bocca nessuno...
- Chi?
-Mutinho... quello che è stato tutto il tempo a mangiare seduto guardando la su' ragazza ballare...
- Ma lui fa schifo al cazzo...
- Beh allora vedi, lingua in bocca a tutti, ma con dignità...

BOOOOOOOOOOOMMM!

Una bomba carta esplode proprio sotto il Duomo e il campanile di Giotto comincia a vacillare ma la cupola del Brunelleschi ha aperto l'ombrello nel caso piovessero detriti, sassi e magari campane che se cade giù, la cupola del Brunelleschi a oggi nessuno saprebbe rimetterla in piedi. Nonostante le nuone tecnologie, il digitale terrestre e l'Iphone.
Il mio Iphone, dove l'ho lasciato cazzo, in casa, oddio potrebbe essere la scusa per tornare indietro ma come mi volto vedo che alle nostre spalle si è aperta una crepa per terra ed escono fuori dei tipi simpatici al guinzaglio di coccodrilli con scarpe pitonate.  E occhiali da sole su camici bianchi, tipo il cattivo di Spider Man.
E io penso che di cose strane se ne vedano davvero a giro la sera per Firenze che qua non è come Prato dove sono sempre le stesse facce e c'è sempre il solito ventaccio ma quando vedo sbucare fuori la psicologa superiora e quella bionda, mi nascondo per fortuna non mi vedono cazzo parla con un orso polare in crisi che sente freddo e la superiora mostra le mutande di lana per dimostrargli che in fondo fa veramente freddo.

- Ma guarda quegli stronzi come son conciati... quasi quasi gli faccio uno scherzo

Dice Sborra avvistando un gruppo di persone con parrucche colorate e occhiali da sole per fare i simpatici, ed estraendo dal bomber da fascistello qual'è una dinamite di quelle rosse tipo cartone animato con scritto TNT.
Io gli dico che cazzo fai ma lui chiede a Skizzo "Skizzo il fuoco" e Skizzo estrae il lanciafiamme e lui spara un bestemmione e dice che sarebbe bastato un  minerva e io mi impressiono e dico "Bakkio digli qualcosa", che se esplode la dinamite vien giù anche la cappella del Brunelleschi e si rischia di fare una strage, ma Bakkio è sparito si è confuso tra la folla, così non mi resta altro da fare che afferrare il candelotto e cercoare di lanciarlo più lontano possibile, per lo meno lontando dai monumenti, di strapparglielo di mano, ci strattoniamo e non ci accorgiamo che la miccia si è accesa e e sta di fatto che la dinamite esplode davvero.
E io apro gli occhi  e penso e ora chi cazzo la rimette in piedi la cupola del Brunelleschi e soprattutto: sarà mica morta della gente?

Ma passata la polvere grigia dell'esplosione vedo dalla nube di detriti comparire, come in un film di Sergio Leone o un cartone di Ken Shiro, l'immagine  rarefatta di un uomo  che si fa sempre più definita. 
E' uno di quelli con la parrucca.
Blu elettrica.
Io lo guardo e tremo e capisco che dietro quella parrucca dietro quegli occhialini c'è lui. 
Mio padre.
E capisco che questo è un sogno ma nostante abbia coscienza si tratti di un sogno  - che andare a giro con la parrucca e gli occhiali da sole per capodanno è troppo strano anche a capodanno insomma delle cose vissute stasera sicuramente è la più assurda - non si interrompe il sogno e sento di alzarmi dalle macerie e sento che lui sorride ed è contento e mi dice vieni vola un attimo con me io gli dico che non so volare e lui mi dice pensa di nuotare a rana, nuotare chiedo io? Sì lo so che è il tuo sogno ricorrente mi fa lui su dai non ho molto tempo prima che si accorgano di me.
Di chi stai parlando chiedo io.

(continua...)

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