giovedì 28 ottobre 2010

E' (ri)morto il Cinelli. (73 puntata)

 - Capito TelecomA... io vado in Francia a girare un documentario surrealista che faccia ribrezzo alle certezze dello spettatore  borghese portando avanti questo progetto culturale di interviste ai maiali della Normandia come paradigma del disfacimento osceno della società contemporanea e come atto di accusa alle luride cooperative sociali...

Sui sedili di simil pelle della Mercedes nera, gentilmente offerta da Riccardo Tempestini, TelecomA con gli occhi pallati, liberato dalle grinfie delle psicologhe,  subisce da quasi mezzora i deliri artistici del Cinelli, dove la parola slow motion la fa da padrona.


Dell'Odissea che sta vivendo da quando è stato fermato dagli sbirri durante il travellotour con gli amici,  alla guida in stato di ebbrezza, questo di sicuro è il momento più difficile quantomeno ammorbante e lui lo cerca di superare staccando il cervello con sguardo catatonico.

- ...e la cosa bella è che sono i maiali inquadrati in diagonale e montati con slow motion abbestia a fare le domande e li montiamo utilizzando tecniche surrealiste e tanta droga  e slow motion sei sicuro di non volerlo vedere ho giusto qui un dvd se hai un lettore a portata di mano lo guardiamo e discutiamo insieme è una roba veramente disgustosa e mi dici se secondo te potrei mettere ancor più slowmotion. 

BANG! BANG! BANG!

I tre colpi esplodono in piena fronte del Cinelli aprendogli un varco sulla nuca e imbrattando il parabrezza posteriore di sangue e materia cerebrale. Il rumore dello sparo prende alla sprovvista il portiere alla guida che sbanda clamorosamente ma subito si riprende, ma il controsterzo improvviso fa peggio che meglio, testacodando la vettura oramai impazzita che si mette a ruotare su se stessa colpendo al volo, come il rovescio di Nadal la pallina, nell'ordine la seguente umanità: un freakkettone in bicicletta, un cinese alla guida di un apino sghembo che finisce dentro a una tabaccheria e una generica vecchietta con borsa del Penny Market che finisce a cavalcioni di un vigile urbano.
Particolarmente interessante la traiettoria del ciclista rasta che viene catapultato a razzo nell'aere contro il palazzo di fronte dove per sua fortuna la finestra è aperta e aggancia al volo il ventilatore a pale attaccato al soffitto che dopo un mezzo giro lo restituisce indietro al mittente, in tempo per vedere il vicino di casa vestito da orso yoghi leccare il mielo  a un giovane filippino.
- Bada il Doni, allora è vero che tu sei buho!

E riprecipita in strada dove si aggrappa per non cadere ad una scala di otto metri dove un elettricista sta piazzando una lampada a scarica, bestemmiando come un turco perchè la lampada non si accende e smadonna tra polunghe e sdoppiatori per comprendere le ragioni del guasto infame proprio adesso che avrebbe finito quella merda di lavoro.
L'uomo perde l'equilibrio e la scala cade all'indietro incastrandosi con gli edifici adiacenti come in diagonale, sbarrando la strada al pullman della Lam che inchioda di schianto tanto che il conducente sfonda il parabrezza e schizza dentro un Internet Point gestito da cinesi, producendo una serie di tamponamenti a catena, esplosioni e funghi atomici tra Narnali e Maliseti.

La lampada invece cade in testa a un mormone in bicicletta  che a sua volta sbanda investendo una giovane testimone di Geova che cade sul marciapiedi a gambe all'aria mostrando collant e mutandine tanto che il mormone non avvezzo a tali visioni se ne innamora all'istante si prenderà cura di lei, portandola in ospedale dove la chiederà in moglie rinnegando entrambi la propria fede mettendo al mondo tre gemelli fino a quando lei fuggirà insieme a un gestore di club di scambisti finendo sulla prima pagina di una rivista pornografica in Lituania diventando una star tra i camionisti delle repubbliche baltiche, arrivando persino a incidere un singolo che sarà suonato per tutta una stagione nelle discoteche della zona, fino a quando verrà trovata morta in un motel di Caltanisetta, con trenta chili in più con trenta pasticche antidepressive nella borsa. Mentre i figli nel frattempo saranno diventati ricchissimi creando un impero  basato sull'import export di cicoria liofilizzata nelle zone del sud est asiatico.

Intanto, giù in strada, il portiere ha ripreso in mano il controllo della Mercedes.

La rabbia, lo spavento l'incredulità gli paralizzano il grido in gola gonfiando in maniera esponenziale la vena alla tempia, mentre guarda con odio siderale Scimmia che, da parte sua, dopo aver riposato la colt nella fondina, si è accesa una Chesterfield e la fuma a zampe accavallate.

- Quando è troppo è troppo!
- Ma lo hai ucciso!!!

Ma scimmia non si scompone. Si sistema il nodo della cravatta e si giustifica.

- Ho messo fine alla sua sofferenza.


...Poco lontano dalla scena...


Lo sparo.
Il sangue.
La carne.
Il piombo.
Materia cerebrale.
La fitta lancinante.
Ti ricordi?

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