venerdì 22 ottobre 2010

L'improponibile cavallo di Troia. (72 puntata)


Frank scende dalla sua Lotus. 
Con gesti minimali controlla tutto ciò che occorre. In sequenza: lucidità del tacco e della punta delle scarpe pitonate, livello di oleosità del capello e soprattutto la fiatella, col vecchio metodo della conchiglietta.
Tutto è a posto. E lo sono anche le polpette di stricnina nella tasca destra del giubbotto, avvolte nel domopack  di alluminio per non ungere, per quel bastardo di cane rognoso, col quale ha un conto in sospeso.
Sulle note di Ennio Morricone raggiunge il cancello di ingresso al parco che circonda la villa e suona al campanello. 
Dopo pochi secondi risponde la voce calda e malinconica di Berta.

- Finalmente Frank...

Dietro il solito ringhio di Omero.

- ... non ti preoccupare... ho messo a bada Omero.

Frank tira un sospiro di sollievo visto che calza scarpe coccodrillate anche se il suo cuore comincia a battere all'impazzata. Anche un poco di buono, come lui è ancora in grado di emozionarsi per una donna come Berta. Anche se non vorrebbe. Anche se gli brucia. Come fosse un tradimento, anche se tecnicamente non lo è stato. 
Se solo non ci fosse stata quella bestia di merda quel giorno le cose avrebbero potuto prendere una piega diversa. Ma basta piangere sul latte versato. 
Quindi fanculo al fottutissimo senso dell'orgoglio, satvolta Frank ha una seconda chanche e la palla a questo giro deve andare in buca.
Perchè anche se non lo vuole ammettere nemmeno a se stesso, ma neanche nei migliori bordelli parigini  è riuscito a togliersela dalla testa. E deve capire se di vero amore si tratta o solo orgoglio ferito da quel fottutissimo Leandro.

La porta è aperta, Frank entra senza chiedere permesso e la trova seduta sul divano di pelle con le gambe accavallate, fulva e bella come un bosco in autunno, vestita con una sottoveste di seta.
Accando a lei Omero che ringhia e sbuffa indemoniato, ma più non può per via della maschera simil Hannibal Lecter che gli impedisce qualsiasi movimento e la catena al collo.

Cambio di scena.

Philip Shine davanti a una lavagna digitale con una bacchetta da professore spiega alla sua platea, seduta su scomode sedie di plastica, il piano di evasione per TelecomA.

- Allora dunque questo che vi vado a mostrare è niente meno che il piano di evasione che la mia mente geniale ha studiato per TelecomA, consigliatomi direttamente dalla nostra Occhibelli. Avete tutti letto l'Odissea vero? Allora conoscete tutti Ulisse o Odisseo se preferite. Bene come fece Ulisse o Odisseo se preferite, ad espugnare Troia? 

- Con un preservativo e trenta euro!

Philip Shine gli punta la bacchetta contro il portiere di riserva e preme il tasto rosso posto all'estremità. Una violenta scarica (quasi mortale) di elettricità colpisce il burlone come una saetta, scuotendolo per una frazione di secondo che pare infinita.

- Poderosa vero questa bacchetta?
- Ma poverino! grida Valentina
- Io non lo toccherei ancora fossi in te.
- Questo sia di monito per tutti. Odio essere interrotto quando parlo! 
Dunque secondo la ricostruzione fatta dalla Occhibelli il figlio del Greco  è stato  fermato mentre tentava di abbordare  una prostituta... anzi nella fattispecie un travestito, alla guida della propria auto. Gli inquirenti lo hanno trovato in stato di ebrezza e lo hanno portato dalle assistenti sociali, due psicologhe stronze, una ninfomane l'altra frigida che lo tengono sottosequestro oramai da giorni, con la solita complicità degli sbirri. Occorre agire prima del tempo, visto che già molto ne è stato perso.
- Tra Scilla e Cariddi. Non lo invidio proprio.  Ma perchè quale è il movente?

Chiede Davidegelli.

- Una delle due ha avuto una storia da giovane con il Greco, è stata la sua prima fidanzata...

Spiega Philip Shine.

- Dunque... dicevo... useremo la tecnica del cavallo di Troia. Faremo entrare permettere a Scimmia di muoversi come solo lui sa fare tra le segrete stanze dell'edificio dove risulta essere sequestrato il Nostro.
- E come faremo a introdurre una Scimmia che parla e fuma senza dare nell'occhio?
- Con un cavallo di Troia. Faremo trovare davanti alla porta del loro ufficio un mentecatto ubriaco che grida frasi prive di senso, sgradevole e molesto, con un vestito da mentecatto che può contenere Scimmia.
- E chi si presterebbe di noi a una cazzata del genere?
- Sai già la risposta... Vieni Cinelli entra e mostrati in tutto il tuo splendore.

L'improponibile Cinelli entra nella stanza vestito come un pollo e con mezza sigaretta in bocca mentre Davidegelli si mette le mani nei capelli.


- Che ne pensi Scimmia?

Scimmia lo guarda svogliatamente. Getta il mozzicone di Chesterfield a terra. Incrocia le braccia conserte.

- Per me si può fare. Ma costerà caro.

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