sabato 16 ottobre 2010

Soap bubble trip (71 puntata)

Frank Jandello suona al Toccafondi il campanello con un diavolo per capello e un chiodo fisso nel cervello. 
Apre la porta il Cecco esibendo in un sorriso carpiato smaltato, indossando vestaglia rossa bordeaux e incravattato. 
Regimental con doppio nodo windsor. 
Esibendo in una messa in piega laccata tendente a sinistra stile british modello chiavador.
Stretta tra i denti una pipa sembra spenta. 
Nelle mani un bicchiere di  bourbon anche se sono solo le  diciotto  e trenta.
Lo Jandello non dice niente, lo segue dentro casa e viene colto da un bagliore ma ancora più soprendente è che attorno tutto è in ordine pulito e splendente che al povero Frank quasi prende un accidente.
Tutti i quadri sono dritti, e nessun buco alle pareti, non più colonne pericolanti di polverosi manoscritti, nessun avanzo sulla tavola di trojai e cibi fritti.

- Orsù Frank narrami dunque del tuo soggiorno in Parigi, mi auguro che sia stato gradevole non che fruttuoso...

Chiede Cecco sfogliando, distrattamente, un Dostoevskij qualsiasi, che tanto se li ricorda a tutti a mente.
Poi prende la pipa l'accende ed escono fuori bolle di sapone che fluttuano voluttosamente.
Frank incrocia le braccia e lo scruta con sguardo indagatore poi punta l'indice verso il suo interlocutore.

-...come si chiama?

Ma il Cecco non risponde e continua a fare bolle.
Mentre allo Jandello squilla il telefonino annunciato dalla scritta BERTA sul monitor del cellulare.
Mentre le bolle vagano per l'aere escono dalla finestra e dal vento che soffia sempre a Prato si lasciano trasportare.
PLOP !

Il Detective  Morucci attraversa il cortile interno tra vecchi capannoni trasformati in loft, spazi artistici e night club cinesi. Supera lo sguardo elettronico di telecamere a circuito chiuso e  si ferma davanti al portone grigio dello Spazio Kakka.
La porta è aperta.
Entra.
Seduto in terra un uomo dagli occhi pallati e i baffi a pesce gatto.
Sì una vecchia conoscenza...

- Massimino, come è? Tutto a posto...
- O Morucci quante cazzo di volte te lo devo dire di non chiamarmi Massimino cioè cazzo figa culo abbestia cioè  nel senso che... Io mi chiamo Max, il Barone Max intesi ci siamo capiti ci andiamo a pigliare un caffè...
- No Massimi.... ehm Barone! Barone Max... tu lo sai ti fa male il caffè...
si tutto bene cioè cazzo figa cioè... capiti proprio a proposito... figata cioè ho appena ideato una roba fighissima... cioè mi serve ggente che grida capito AAAAAH così... che grida cioè no capito che figata di idea moooolto contemporanea cazo figa cioè caaaaaazzo  figo Morucci figo svoltiamo cazzo svoltiamo... e facciamo gigantografie cazzo di brutto.... cioè.... e le appendiamo per la città capito cazzo figa senza niente solo gente che AAAAAAAAH grida ti piace Morucci... potresti fare il modello cazzo figa cioè... e li mettiamo giganti sotto i ponti, sui muri miiiiiiiiiiinchia Morucci quanto siamo avanti... quanto siamo europei...
- Ma che sei sicuro?
- Ma sì ho già parlato con Donato Edoardini... mi appoggia di brutto... si svolta, si mangia!
- Ma parliamone dai... diciamo che ci potrrei stare se mi fai un favore senti Massseeeeeeeeeeeh Max Max io in realtà passavo da te per chiederti di una persona... che tu hai conosciuto... una persona che sto cercando... ho qui una foto... dicevo la conosci perchè quando sei stato l'ultima volta all'ospedal.... ehmm quando hai avuto quella piccola crisuccia, sì insomma... si tratta di un infemiere... tu sei l'ultimo ad averlo visto prima che sparisse questa è la sua foto. Lo sto cercando.

PLOP!

- Ehy è l'ora di sssssssssssssssssvegliarsssssssssssssssssssi.

La secchiata d'acqua diaccia raggiunge il Nincheri dritto dritto in faccia. L'aiuto infermiere si sveglia imprecando contro il governo, la precarietà e il neoliberismo.
 
- Mi state facendo violenza, non ho intenzione di accettare questi metodi da fascisti. 

Dice a SS che sorride come un bastardo senza dire niente.

PLOP!

- Sì lo so che sei arrabbiato con me. Ti capisco. Hai perfettamente ragione. Ma ascolta ho bisogno di aiuto... eh... tu sei l'unica persona che mi può aiutare...  no lascia perdere Leandro. E' finita. Ti prego non ne parliamo più. E' per mio figlio... è sparito... scomparso... è successa una cosa tremenda... ho bisogno di te...  ti prego... sono pronta a tutto... voglio ritrovare mio figlio...


PLOP!  PLOP!

Scoppiano le bolle
nell'aria
la bolla d'aria scivola
e spinge la goccia
lentamente
nella la flebo
percorre il tubo la vena il braccio.

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