giovedì 19 agosto 2010
Hanno fatto fuori il Tempe! (59 puntata)
Il Tempe siede al bordo del letto. Dietro le sue spalle sul muro sopra il cuscino la scritta a caratteri cubitali TROMBARE. Sostiene sia un'opera d'arte.
Davanti a lui la biondina incontrata alla festa in piscina, quella organizzata per fare divertire TelecomA.
Condizioni psico-fisiche del Tempe: bianco come un morto indossa solo i Ray-ban fine anni novanta inizi duemila - stile Matrix per capirsi -perizoma leopardato e collana molto fetish molto sadomaso con appesa una lama da rasoio di quella che usano i barbieri. Sproloquia turpi offese erotiche snocciolando Viagra come fossero lupini, semi di zucca, arachidi tostati o strozzapreti del cazzo o antani, visto che sputazza per terra compulsivamente la presunta buccia del miracoloso farmaco. Non che ne abbia bisogno - del farmaco non della presunta buccia - ma per mettersi al riparo da eventuali figure di merda che a una certa età, la sua età, non si sa mai.
Condizioni psicofisiche della biondina: bianca vampiro indossa nell'ordine tacco dodici laccato di rosa, autoreggenti di ordinanza con reggicalze rosa modello lolita, mutandine interdentali con grosso cuore rosso su sfondo rosa indovinate dove, boa da quattro soldi ma dai tanti brillantini e un'ipotesi di reggiseno.
Nonostante possa essere agilmente sua nipote (stando molto larghi) domina decisamente la situazione come una colonialista belga stronzissima in una fattoria africana a inizi del novecento, sia da un punto di vista psicologico (vedi sopra le condizioni del Tempe) sia fisico, visto che ha appena piantato il tacco destro sul suo scroto per esibirsi nel primo dei due momenti clou: la rimozione dell'ipotesi di reggiseno.
Dimenandosi con la vita e il petto e affondando ancor di più il tacco nello scroto del Tempe sempre più in balia dell'enfasi suprema, slaccia il minuscolo aggancio dietro la schiena e si copre tosta i seni con le mani facendo un sorrisetto un po' così. Si diverte con le mani sulle due coppe, in un gioco di vedo non vedo, umettando le proprie labbra con la lingua per distruggere ogni equilibrio mentale del Tempe, prossimo all'arresto cardiaco o all'ictus, che nel frattempo stronfia come un cavallo, quando a coprire il seno c'è solo un braccio, mentre l'altra mano scivola a toccarsi indovinate dove.
Quando finalmente le mani iniziano a scivolare dalle coppe marmoree lasciando finalmente alla visione del Tempe i turgidi bramati capezzoli, la biondina strizza le sue tette con violenza e dagli stessi esce un raggio laser con tanto di sfrigolio che paralizza il Tempe e lo stende a terra.
Fa un sorriso che vorrebbe essere da dark lady ma che somiglia più a una tronista della De Filippi e, dopo essersi riallacciata l'ipotesi di reggiseno, rivestita, sistemata la frangetta sulla fronte come davanti a una telecamera, prende dalla borsa Roberto Cavalli (nel senso della marca non che tira fuori un Roberto o dei quadrupedi, tra l'altro pure tarocca) il suo LG rosa fucsia.
- Pronto SS?
- SSSSSSìììììì?
Risponde con mellifluo accento apuano.
- Missione compiuta...
- Perfetto... la mia dolce Nanà te ne ssssssarà riconosssssscente.
E riattacca guardando il corpo di Alessio Nincheri ancora privo di conoscenza, si sfrega le mani ghignando, poi prende una freccetta e la lancia contro il muro centrando in mezzo agli occhi la foto del Greco, infantilmente imbrattata come fosse un dipinto di Duchamp.
- E adesso andiamo andiam alla Nuova Europa SSSSSSSSEL noi torn...
Tirando un agghiacciante craniata contro la porta.
...contemporaneamente alla redazione del Tirreno di Prato...
La notizia della perdita del Tempe si è diffusa dividendo la redazione in due opposte fazioni, quelli che stappano lo spumante e quelli che piangono. Tra i secondi il cuore tenero di Alex Garbage, giovane cronista scomodo angloitaliano, che non resiste e scappa nel bagno a piangere di disperazione. Quando all'improvviso una voce arriva a destarlo da dolore.
- Il Tempe è grande ma tu Pattume sarai il suo profeta...
- Eh come chi parla? Io mi chiamo Garbage, Alex Garbage...
- Scusa pensavo fosse la traduzione... ascolta abbiamo bisogno di te...
- Chi sei e poi noi chi?
- Io, il Tempe e il Greco...
- Ma allora il Tempe... tu sei... ma allora non è morto...
- Persone fidate lo stanno portando da chi può prendersi cura di lui. Ma ora ascoltami...
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