martedì 2 febbraio 2010

dejavu (10° puntata)

- Ehy qua c'è un uomo?
- Sì come no!
- Giuro venite a vedere...
- Te vedresti uomini ovunque...

- Giuro venite... è qua e non si muove
- Cazzo è vero!
- Ma... è...
- Morto?
- Magari dorme
- Magari è uno della festa...
- Non ricordo di averlo visto...
- Come fai a dirlo? C'era un botto di gente...
- Ma che cazzo fai?
- Faccio una foto no? Domani la metto su facebook...
- Tu sei matta e poi è nudo!
- Sarà un maniaco?
- Non ci posso credere io ho fatto un sogno e... si insomma... come un dejavu...


- Ci credo con tutto quello che hai bevuto e fumato...
- Tu non puoi capire... io sentivo di dover venire verso il mare... ho fatto un sogno e poi ho sentito come una voce...
- Scusa ma che roba hai preso?
- Forse dovremo chiamare qualcuno!
- La polizia?
- Sei pazza?
- L'ambulanza!
- Magari mio padre...
- Ma dai... e che direbbe di tutto 'sto macello...
- Ma secondo voi di dov'è?
- Tu non conosci mio padre...
- Secondo me è un pericolosissimo romeno stupratore...
- Magari...
- Magari ce lo scopiamo?
- Si dai!

- Siete proprio delle zoccole.
- Ha parlato la santarellina.


Si alza. Sembra spaventato, tramortito e spaesato.
Non si è accorto di noi.
Zoppica.
Si guarda attorno. Ci vede. Arrossisce. I nostri occhi e non ci posso credere. Il mio sogno. Quello che mi ha spinto a svegliarmi alle prime luci dell'alba. Per raggiungere la spiaggia. Verso il mare. Sento un brivido. Una scarica di adrenalina che mi scuote dal torpore del risveglio post-festa.
Le parole escono fuori da sole.

- Hai... bisogno di qualcosa... sì insomma se hai bisogno di aiuto... lì c'è la mia casa... si insomma se ti vuoi dare una rinfrescata...metterti qualcosa addosso...

Lui mi guarda e sorride imbarazzato dalla situazione e dagli sguardi di quelle zoccole delle mie amiche. Io mi volto e lo accompagno verso casa.

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