giovedì 11 febbraio 2010

Farei questo per te. (13° puntata)

L'acqua che cade dalla doccia arrossisce la mia pelle, mentre affondo le  unghie nei suoi glutei a fare entrare tutto il suo corpo nel mio ventre. 
Grido di piacere mentre l'acqua ci avvolge e ci divide e ci riunisce e lui compie lo stesso gesto stringendo forte con le sue mani le mie natiche comprimento la mia fica contro il suo uccello.
Mi solleva nel peso e mi sbatte contro il muro mordo le sue labbra tiro con rabbia i suoi capelli e la lunga barba. Lo sento entrare e uscire, toccarmi sino in fondo, come non mi era successo mai e allora graffio con rabbia la schiena come il gatto del mio sogno, quello che lui mi ha portato emergendo dall'oscurità, facendomi alzare da letto. Io gli ho detto che ho paura dei gatti ma lui mi ha detto che male può farti non lo vedi come è carino. Ma io che ho paura dei gatti gli ho gridato di allontanarlo da me, ma lui in tutta risposta mi ha sorriso e senza che riuscissi a sottrarmi  ha posato l'animale sulla mia spalla nuda.  Ho sentito i suoi artigli conficcarsi nella mia carne e ho gridato di dolore.



Grido mentre mi sbatte contro il muro e l'acqua cade sul mio ventre e la vedo scivolare fino a dividersi in rivoli diversi al suo uccello che entra ed esce dalla mia fica.

Sento che il nostro orgasmo è imminente e allora smetto di pensare e lo guardo in quegli occhi astuti e impauriti,  che nascondono molto,  sfidandolo come una puttana incosciente a sfilarsi da me dal mio corpo, se proprio ci riesce ma lui abbassa gli occhi e mi sfila via appena in tempo. 
Allora mi inginocchio davanti a lui e lascio che venga su di me sulle mie labbra, sul mio  corpo, sul mio volto sento il suo seme caldo come l'acqua che cade e lo guardo dal basso e sorrido con aria di sfida, mentre mi accarezzo davanti a lui per prolungare il piacere del mio e quasi vorrei che fossero qui le mie amiche per vedere quanto sono più brava di loro.
Mi rialzo sotto il getto dell'acqua e prima che possa dire qualsiasi cosa lo bacio.  
Le gambe mi tremano un po' perchè adesso che sono pronta ad ascoltare la sua storia, a farmi del male sul serio, a conoscere la verità: chi è, da dove viene.
- Mio padre dà una festa... lui può aiutarti... se glielo chiede la sua adorata figlia...
Lui mi guarda e sorridendo mi chiede se davvero farei questo per lui.
Io lo guardo e mi sembra bello come un dio greco. 
- Sì farei questo per te.  Prima però ancora...

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