(N.d.A. SS per chi lo avesse già rimosso è il galoppino/fidanzato di NANA' che dopo averlo rapito tenta di torturarlo per metterlo a tacere, quello che parla ssssssssssibilando con uno spiccato accento apuano.)
Partecipano all'azione:
NANA': seduta su una poltrona di simil pelle umana, con le scale per raggiungerla, con una mano tiene uno specchio nel quale è stata incollata di nascosto una foto di Charlize Theron, con l'altra una padella nella quale frigge aria fritta secondo la tecnica giapponese della tempura. Si intuisce essere il suo passatempo preferito.
Incattivita dalla strenua resistenza del prigioniero che, nonostante le terribili torture fisiche e psicologiche cui è sottoposto, sembra non volersi piegare e non risponde cazzo, non risponde alle domande su di lui.
Ogni volta che viene nominato IL GRECO parte in sottofondo una musica stile Ennio Morricone e le luci par in controluce passano da 70 a 100%.
In quel momento squilla il cellulare, inquadrato da uno speciale con sagomatore ETC anche se "squillare" non è proprio il termine esatto. Più corretto è dire che improvvisamente il cellulare di NANA' inizia a lievitare nella stanza, fino a raggiungere il trono di potere accompagnato da una musica celestiale di cherubini e da un'aurea dorata di santità.
- E' lui. L'Altissimo. Purissimo. Levissimo: BIANCOPAOLI.
Si spegnono i controluce e il piazzato. Speciale ad occhio di bue con sagomatore Etc di NANA' prostrata a terra. Buio.
Voce narrante:
Meglio di Andreotti e Fidel Castro, cinico come il peggior Cossiga, da decenni ormai spandeva il suo potere sulla città di Prato.
Potevano cambiare i sindaci, le giunte, i cda, le maggioranze, poteva anche succedere che dopo sessanta anni nella città laniera vincesse la destra e andassero al potere gente come Versi o Filone, cazzo, poteva succedere di tutto anche che piovessero rane in Calvana, o che le cavallette invadessero le cascine di Tavola e che nel Bisenzio arrivassero salmoni dalla Norvegia, che i Pistoiesi imparassero a guidare e i cinesi smettessero di friggere
Ma una sola cosa rimaneva sempre uguale, immutaile, inscalfibile.
Biancopaoli, presidente (a vita) della Nuovaeuropa.
Come un dogma.
Come Kim il Sung.
E come il dittatore Coreano si adoprava nel conseguimento del suo obiettivo: quello di campare senza una giornata di lavoro. Garantendosi nella suaa presidenza e nei cda nei quali sedeva, annientando il dissenso interno alla sua associazione e preparando come il leader coreano, la continuazione della specie, preparando la successione - post mortem - alla sua progenie. Come un virus che si autorigenera.
Questo era Biancopaoli.
- Sei prostrata verso di me?
- Lo sono Altissimo.
- Bene... Allora dimmi, a che punto siamo Nanà?
- Stiamo procendendo ma il prigioniero non collabora. Ma non è colpa mia non è colpa mia non è colpa mia non è colpa mia non è colpa mia non è colpa mia...
- Sai che io mi aspetto molto da te vero?
- Sì ma non è colpa mia non è colpa mia non è colpa mia non è colpa mia...
- Il Greco non deve tornare. Fa che questo non avvenga e in verità in verità ti dico, prima che il gallo canti tre volte, il mio spirito scenderà su di te e presto siederai alla mia destra in Paradis-ehm pardona qui alla Nuovaeuropa.
- E' da anni che aspetto umilmente questo momento... io Nanà seduta alla destra dell'Altiussimo.
- E allora non lo sprecare. Già troppi prigionieri sono evasi e io sono molto molto deluso.
- Non è colpa mia non è colpa mia non è colpa mia non è colpa mia (a ripetizione)
- Non cercare scuse, Devi dustruggere il Greco, impedire il suo ritorno ed acquisire tutte le sue proprietà...
- Sarà fatto lo giuro. Non è stata colpa mia.
- E dopo penseremo anche a Ivanhoe e Giovanna la Buona...
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