- Posso davvero?
- Per mille saette! Certo accomodati pure, fai come fossi a casa propria.
- Grazie, ne avevo proprio bisogno...
L'uomo prende un cacciavite e girandolo in senso anti orario all'altezza della tempia sinistra aggancia la vite occipitale e la svita. Apre la calotta cranica posandola sopra il cristallo del tavolo fluttuante davanti al quale siede sulla poltrona ergonomica a lievitazione naturale con massaggio shiatzu incorporato.
Le sette dita della mano si muovono sapientemente tra cavi elettrici, integrati, schede vga e microchip e fibre ottiche.
- AAAAH un po' di manutenzione... ogni tanto ci vuole... un giro di vite...
- Prevenire è meglio che curare, per mille saette!
Poi estrae l'occhio dal bulbo sinistro e con una pelle di camoscio lo pulisce a modo. Lo rinfila nel bulbo, dopo averci spruzzato con una bomboletta spry del grasso sintetico e fa altrettanto con l'occhio destro.
Quello centrale invece sembra non aver bisogno di cure. Per lo meno rimane al suo posto. Tra il naso e le ciglia più in alto e più piccolo degli altri due.
- Ah ora si che ci vedo bene!
- Gradisci qualcosa da bere? Una sigaretta?
- No grazie, potrebbero danneggiare i miei circuiti.
- Per mille saette! Ma cosa vuoi che sia una sigaretta e un goccio.
Tracannando un bicchiere riempito per due terzi di vodka viola. Lo batte con forza sul tavolo di cristallo dal quale esce a quattro zampe una segretaria dai voluminosi capelli magenta, ricomponendosi nel suo tailleur di pelle con stivali sopra il ginocchio.
La donna su pulisce le labbra con la cravatta dell'uomo sotto il quale stava accovacciata, e prende l'uscita della stanza, dopo aver ricevuto una pacca sulle natiche e un "vai e comunicami quando rientra quella megera di mia moglie".
- Ma che cafone... non ti ho chiesto se volevi approfittare... vuoi che richiami? Oppure preferisci una donna biologica? Albanese magari? Africana? Slava? Oppure preferisci una Miscellanea? Sai con quella megera di mia moglie abbiamo fatto un accordo, che non l'avrei tradita con donne biologiche... ma in realtà... in segreto... Per mille saette!
- Grazie ma davvero sono a posto così. Oddio... in effetti è un po' di tempo che non mi faccio un culo... Ma prima parliamo di lavoro.
- Un po' di musica?
- Perchè no?
- Ha preferenze?
- Va bene tutto tranne il Jazz.
- Non le piace il Jazz?
- Io odio il Jazz.
- Per mille saette! E' la prima persona a cui lo sento dire.
- E' per pudore... ma mi creda siamo una maggioranza silenziosa, quella di coloro che odiano il Jazz.
- Hip hop?
- Perchè no?
- Est o West coast.
- Mi piace Fabri Fibra.
- Per mille saette! Davvero?
- E Aznavour. Aznavour l'adoro...
- Come è triste Venezia... soltanto un anno dopo...
- Perdonatemi se con nessuno di voi, non ho niente in comune...
- Dunque Aznavour o Fabri Fibra?
- Amedeo Minghi.
- Per mille saette! Aggiudicato!
L'uomo apre il frigo bar ed estrae un pappagallo ara a dimensioni naturali. Infila nel becco una chiavetta usb e questi lo guarda con i suoi occhi un pò così e chiede con voce brasilera
- Gi devo proprio gandare Minghi?
Ma senza attendere risposta, diffonde nell'aria, con il fruscio tipico di un vecchio vinile, l'inconfondibile voce di Amedeo Minghi intona "La vita mia".
- Per mille saette! Questo pezzo mi mette sempre la pelle d'oca.
- Fa pensare...
- Veniamo a noi... il motivo per cui l'ho fatta chiamare... sono preoccupato per mia figlia...
- Occhi Belli?
- Proprio lei... mi preoccupa il suo legame con quel filibustiere... il Greco... te ne ho mai parlato Rugter?
- No...
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