venerdì 5 marzo 2010

Colpa di Omero (19 puntata)

Cecco Toccafondi sprofonda nella sua poltrona di simil pelle mentre sfoglia nervosamente le pagine dell'ultimo libro di Rossana Rossanda, con le mani unte dal condimento delle patatine stantie, prese dal pacchetto aperto da giorni, sul tavolo della scrivania, immaginando collegamenti letterari tra la figura della pasionaria cacciata dal Pci e l'Antigone  e tra il dramma di Tebe e il congresso del Pci che ne decretò l'espulsione e la successiva nascita del gruppo del Manifesto.
Mentre elucubra soluzioni narrative, con la mano libera chatta su facebook cercando di adescare signore divorziate con citazioni forbite dalla critica di Kierkeegard all'etica di Hegel.
Sullo sfondo la televisione accesa a basso volume, con Fuori Orario che trasmette vecchi capolavori in bianco e nero del cinema bulgaro degli anni '30.
Cerca una mano libera per spostarsi il ciuffo dalla fronte ma non potendola trovare, fa un movimento con la testa che gli fa perdere l'equilibrio, ruzzolando all'indietro con l'intera poltrona, contro una pila di vecchi manoscritti in aramaico, rimanendo sepolto dal Deuteronomio.
E' in quel momento che squilla il cellulare. E' Frank Jandello. Non può leggerlo ma lo sente.


Alla quinta telefonata, dopo una probabile distorsione alla caviglia destra, un colpo della strega ed ematomi vari da contusioni domestiche, riesce a rispondere con la mano destra, mentre con la sinistra si posa una braciola sull'occhio onde agevolare l'assorbimento dell'ematoma causato dal cazzotto del vicino del piano di sopra infastidito dal trambusto alle 4.30 di domenica mattina.

- Dove cazzo eri finito!
- See lascia perdere... tu piuttosto come è andata...
- Eh...
- Gliel'hai stubate le tube di falloppio, sì insomma sei riuscito a possedere la giumenta?
- Ma come cazzo parli... comunque no... maledizione tutta colpa di Omero. Ha rovinato tutto...
- Omero, o chi cazzo è Omero.
- Omero è il cagnaccio mezzo cieco del Greco. Un bracco che fa schifo solo a vedersi.
- Sì e Virgilio è il gatto ballerino del figlio... ma cosa cazzo stai dicendo, vieni al dunque l'hai trombata la signora o no?
- Lascia che ti racconti... tutto stava andando bene. Mi sono presentato sotto il cancello di casa con la Jaguar delle grandi occasioni. Vestito di Armani, scarpe da 1500 euro in pelle di vero coccodrillo del Nilo. L'ho portata a cena ad Artimino. Cena perfetta. Ottimo vino. Sento che riesco a fare breccia in lei. Mi parla di quel cacazzo del figlio... solite storie... che lei lo fa per lui... che non vuole deluderlo come madre... e bla bla bla... e io che l'assecondo, le do tutte le rassicurazioni del caso... Finiamo la cena, passeggiamo nella notte. Vedo che è pronta a cedere. Mi fermo al cancello di casa e mi gurda e mi chiede se voglio salire per un drink, per continuare la discussione... Capisci era fatta...
- Un rigore a porta vuota!
- Si solo che poi mi è spuntato il portiere alle spalle. Quel cagnaccio di merda. Lei si è scusata dice che non aveva mai fatto così. Che da quando è andato via il padrone di casa quel cane era depresso che l'avrebbe anche fatto abbattere... non fosse sempre per quel cazzo di figlio rompicoglioni... Insomma sto cagnaccio di merda dopo secoli di torpore si sveglia, mi azzanna una caviglia strappandomi il vestito di armani e pisciandomi sulle scarpe.  Mi ha pisciato sul coccodrillo. Ti dico sembrava una furia. Un demonio!
- E lei?
- Lei imbarazzatissima che doveva fare mi ha chiesto scusa ma con tutto quel baccano si è svegliato il figlio... ed è svanito l'incatesimo...
- Capisco...
- Ma io non demordo ormai è diventata una questione personale! Non sia mai detto che Frank Jandello sbagli uno strike! Per l'imbarazzo non mi poteva certo negare un nuovo appuntamento.
- Sei una macchina Frank.
- Tu trovami della stricnina.

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