mercoledì 16 giugno 2010

Il Fenomeno Morucci (42 puntata)

Zoff grida "salire" ma poi serve con le mani Cabrini che da a Scirea che serve Cruyff.
L'olandese alza la testa e vede libero Maradona. 
Lo serve con un preciso rasoterra all'altezza del centrocampo. Diego si invola sulla fascia sinistra lasciando sul posto due centrocampisti. 
Arrivato all'altezza della bandierina, con un colpo di tacco in corsa rimette verso il centro dove George Best ferma la palla. L'irlandese ubriaca se stesso e gli avversari, ne scarta tre dentro l'area di rigore, poi torna indietro e gli scarta un'altra volta. 
A tu per tu con il portiere lo lascia in terra, ma si allunga la palla. Riesce a toccarla con la punta del piede. La palla scivola lentamente in diagonale verso il palo alla destra. La porta è sguarnita. Serve solo qualcuno che la spinga dentro. 
Il Morucci la vede e anche se è troppo lontano con la forza della disperazione si getta gridando banzai ad occhi chiusi.
Sente la palla colpire i tacchetti delle sue Valsport, quel tanto che basta per cambiare la traiettoria della palla e spingerla, con delicatezza, verso la porta. E pazienza se nello slancio, nella spaccata, colpisce con i testicoli  il palo... quello che conta è il risultato. La palla finisce in rete e subito dopo l'arbitro fischia la fine.



Lo stadio esplode, la voce fuori campo di Pizzul e Martellini gridano all'unisono "E' finita!". Il Morucci a terra viene sepolto di corpi che si tuffano per abbracciarlo, poi si sente sollevato: è George Best che lo prende sulle spalle e lo porta con se a fare il giro d'onore.
Dalle tribune Sandro Pertini si alza in piedi e applaude, e come un bambino abbraccia tutti, il Re di Spagna e soprattutto il Maestro Casale, vestito con una bandiera tricolore, un sombrero in testa, collane di agli e peperoncino al collo e gigantografia di Maradona. Amuleti, talismani, tarocchi e trombette.
Sullo sfondo parte la musica di What's the frequency? Kenneth dei Rem, il maxi schermo passa a ripetizione la moviola. E il Morucci piange.
Piange di gioia e per il mal di palle, e guarda verso le tribune se la vede e poi la scorge, appena Pertini si siede per non rischiare la sincope, vestita di bianca con un capello in testa, come una principessa inglese, come la Dama Bianca di Coppi, è lei, è Berta.
Sarà lei a premiarlo, per il suo straordinario goal che vale alla Leggendary Team la Coppa dei Fenomeni.
E non vede l'ora che le sue mani infilino la medaglia d'oro al suo collo e la saluta con il braccio e lei risponde al saluto, ma poi oddio no cosa succede???
Un braccio passa sulla sua spalla: Leandro è accanto a Lei! 
Sorride al Morucci e poi le srotola due metri di lingua nella bocca iiniziando a limonare come due animali. 
Lei cinge la sua vita con la coscia destra e lui l'afferra avvinghiandola per le natiche, lei risponde spalancando le sue tette dove il Leandro affonda la testa, come un disperato del deserto in una pozza di acqua fresca.
Proprio alle spalle di Pertini...

Il Morucci sente una fitta al cuore, più forte, troppo più forte a quella dei testicoli.
Leandro se ne accorge e alzando le spalle conforta l'amico:

- Dai su non te la prendere sii sportivo... d'altra parte come si dice... fortunato al gioco, sfortunato in amore...



Un beep improvviso fa correre Loredana. Verso la stanza. 

- Dottore presto! Il paziente si è svegliato dal coma... anzi no... RI-RISCHIAMO DI NUOVO DI RI-PERDERLO... DOTTOREEE...


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