lunedì 21 febbraio 2011

anelli mancanti (88 puntata)

Il Nincheri spezza le catene e alzandosi di scatto dalla sedia, lancia il suo barbarico yawp, pardon, il suo barbarico "dodici!" privo di  senso alcuno, mettendo fine alle sue pene.


Tosto lascia testè partire una testata micidiale in ghigna a SS  fracassandogli  il  setto nasale. 

Il sangue zampillante copioso irrora di scarlatto plasma la stanza, alla vista di cui il mellifluo  SS sviene. 
Al suolo cadente come sacco di patate contenete, sbattendo la testa violentemente , dando modo al Nincheri di tempestarlo di pedate ferocemente. 
Inneggiando come un demente alla Viola, tirandogli puntate dritte nella gola.


- Gilardino, Jovetic, Mutu, e in porta visto l'infortunio di Frey piazzo Boruc. 
Lo vedrai come vincerò domenica al Fantabook!  


E Nanà impallidita arretra spaventata intimorita che, di fronte alla furia nincheriana, sembra quasi oltremodo rimpicciolita.



Cadono per terra gli anelli, mentre Scimmia e Davidegelli, studiano un modo definitivo per sbarazzarsi del Cinelli, nonostante l'assurda protezione da parte di Occhibelli.


Due terzi distante, il Toccafondi estrae gagliardo  la vita di Marx da zeppa del letto creando,  un notevole effetto domino a catena che roteando, si riverbera a tutto il condominio concludendo in magna pompa con la caduta barocca dall'antennista di un tetto, con tanto di abbaino, mentre lo Jandello, di vestiti da donna ricoperto, con la testa incastrata nella bolla del pesce rosso commenta sprezzante "sei rimasto tale e quale, il medesimo cretino."

Ignaro è lo Jandello che proprio in quel momento, suo fratello, senza il benché minimo preventivo avvertimento, sulla pista di Pisa (merda) sta  atterrando, con il volo internazionale Baltimora  dal passato, assai preoccupato per la sorte del fratello sciagurato, che in un bel guaio si è infilato.


Così come è del resto ignara Berta, che mentre il conturbante sogno alle amiche sta raccontando,  una   terza persona ciò che ha da dire sta ascoltando. 


Fingendo di esser lì per caso, un individuo losco, prende appunti sul taccuino, nascosto sotto il tavolino, mentre beve col col capo chino un qualsiasi shottino.

E proprio lui l'avrete già intuito Alex Garbage il giornalista un po' sfigato, costretto dalle politiche editoriali al precariato, e dal Tempestini incaricato, di mettersi con Berta in contatto, utilizzando stile, charme e soprattutto tatto.


Alla donna deve  per far capire come il viscido Jandello sia  uomo sotto ricatto, non ci si può fidare se ci stringi un patto. 
E mentre si gratta con una mano la barba di una settimana, sogna di esser un cinico duro un detective figlio di puttana, dimostra di esser anche lui sensibile al fascino della sottana.


Perché bevendo un white russian,  il cocktail del Grande Lebowsky, con vodka, caffè e panna, solleva lo sguardo e impallidisce di fronte alle tette di Arianna, e in meno che non si dice * la sogna nuda avvinghiata ad Euridice. 


Mentre Berta continua il suo racconto. 
E quindi torniamo alla narrazione, di quando incontra l'irresistibile straccione, che riaccende in lei il fuoco della passione e un desiderio di seduzione e lo segue in un vicolo cieco lontano dalla carnascialesca manifestazione. 




* il mancato utilizzo del congiuntivo è una licenza poetica dell'autore.

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